Vivere le istituzioni per comprendere le dinamiche della democrazia di oggi e proiettarsi nella politica del futuro: gli studenti Camplus di Giurisprudenza e di Scienze Politiche visitano il Senato della Repubblica grazie all’iniziativa della Fondazione Costruiamo il Futuro.
Respirare la vita delle istituzioni italiane, camminando tra le mura di uno dei palazzi nel quale si costruisce il futuro dell’Italia, mentre il presente prende forma: è questa l’opportunità che hanno vissuto gli studenti Camplus, in un’intensa due-giorni dedicata alla politica. Nella Roma che ospita l’architettura del potere, i ragazzi hanno potuto vivere in prima persona gli ambienti cruciali della democrazia italiana, interagendo anche con alcuni dei protagonisti dell’apparato statale.
L’INIZIATIVA DELLA FONDAZIONE “COSTRUIAMO IL FUTURO”
L’evento è stato organizzato dalla Fondazione Costruiamo il Futuro, da anni operativa nella promozione di attività di studio, ricerca e divulgazione culturale. La Fondazione ha altresì un forte interesse nella formazione dei giovani, come dimostra il progetto di scuola di politica indetta annualmente dagli organizzatori; ed è proprio all’interno del programma dell’edizione di quest’anno – la XIV – che si inserisce la visita alle istituzioni dell’8 novembre a cui hanno preso parte gli studenti Camplus di Giurisprudenza e di Scienze Politiche. Un’esperienza in prima persona all’interno di un ambito fondamentale della vita politica italiana – quello legislativo – il cui scopo è stato quello di introdurre i ragazzi alle dinamiche interne della democrazia, mostrando senza alcun velo i meccanismi del potere ai loro occhi curiosi e brillanti.
L’INCONTRO DEL 7 NOVEMBRE
Preludio della visita è stato l’incontro degli studenti con Luca Maggi, responsabile dell’Area Cultura, Formazione e Ricerca della Fondazione, e con Antonella Messina, collaboratrice parlamentare, svoltosi la sera del 7 novembre all’interno della biblioteca del Camplus Pietralata. I due ospiti non hanno fatto altro che stimolare l’immaginazione dei ragazzi con le loro parole, portandoli già a girovagare con la mente nel dedalo del Senato italiano. I loro interventi hanno anche evidenziato l’importanza del loro ruolo di tecnici – punti di contatto tra la politica e la vita di tutti i giorni – il cui lavoro viene spesso sottovalutato dai più. Dopo l’incontro, foto di rito e poi cena tutti insieme, momento conviviale per prepararsi al meglio all’esperienza del giorno successivo.
LA VISITA AL SENATO
Restituire il futuro ai giovani vuol dire, innanzitutto, mostrare loro le possibilità del presente. Nella mattinata dell’8 novembre, una volta di fronte alla facciata del Senato, gli studenti hanno immediatamente percepito l’aura solenne dell’ambiente. Sin dal primo passo all’interno di Palazzo Madama, i partecipanti hanno realizzato di trovarsi all’interno di una vera e propria fucina di democrazia. In un’atmosfera tanto grave quanto sacrale, lo spirito istituzionale aleggiava nei volti e negli spazi che compongono il variegato mosaico dell’organo legislativo. Affacciandosi tra un’aula e un’altra, gli studenti hanno percorso per circa un’ora i corridoi della casa dei senatori, accompagnati da una guida.
“ISTITUZIONI CHE CAMBIANO PER L’ITALIA DI DOMANI”
In seguito, pranzo coi membri della Fondazione e poi di nuovo in attività, questa volta all’interno della nuova aula dei gruppi della Camera dei Deputati: in un incontro intitolato “Istituzioni che cambiano per l’Italia di domani”, i ragazzi hanno interagito con alcuni esperti, discutendo dell’attuale situazione delle istituzioni italiane, tra le ombre di crisi e la portata delle repentine trasformazioni mondiali. Hanno partecipato al dialogo: Luca Pesenti, Professore Associato di Sociologia generale all’Università Cattolica del Sacro Cuore, che ha introdotto il tema dell’incontro con una presentazione; Barbara Boschetti, Professoressa di Diritto Amministrativo all’Università Cattolica del Sacro Cuore, in qualità di mediatrice; Fabrizio Castaldi, Segretario Generale della Camera dei Deputati; Daria Perrotta, Capo Ufficio Coordinamento Legislativo presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze; Maurizio Lupi, Deputato e Presidente della Fondazione Costruiamo il Futuro, il quale, dopo un’ora e mezza di discussione, ha chiuso il dibattito invitando gli studenti ad aderire alle prossime iniziative della Fondazione. Insomma, un team di persone competenti dinnanzi ad un parterre di giovani curiosi, attenti ascoltatori delle dinamiche della vita politica della Repubblica, raccontate da chi la vive giorno per giorno: non poteva che esservi un grande coinvolgimento della platea di universitari, che hanno vivacemente interrogato gli ospiti sulle maggiori problematiche della democrazia odierna.
I GIOVANI E LA POLITICA
Cosa hanno tratto i ragazzi da quest’esperienza? Certamente, è chiaro che vi è un futuro tutto da costruire: se i giovani lo aspettano tanto quanto lo temono, trascurare la politica è forse il modo più semplice per vederselo strappato via dalle mani. Ammirare le solide strutture del Senato, oltre che ad introdurre gli studenti alla dimensione istituzionale del nostro Paese, ha forse contribuito ad infondere loro quella fiducia nel domani che manca alla società di oggi, ormai disillusa. Allo stesso modo, gli interventi degli esperti hanno ricordato come al centro della politica, per quanto questa rassomigli sempre di più ad un concetto astratto, ci sono gli uomini. Costruire il futuro vuol dire, allora, educazione del singolo all’interesse per la cosa pubblica, per la vita dello Stato e per la cura di questo; conoscere e studiare le dinamiche del potere, inteso come insieme di possibilità, per realizzare il futuro sin da subito, senza aspettarlo. In questa prospettiva, si comprende la funzione fondamentale delle istituzioni, custodi della democrazia e mezzi effettivi per attuarla. Nelle parole di uno dei padri fondatori dell’Unione Europea, Jean Monnet: “Nulla è possibile senza gli uomini, nulla è durevole senza le istituzioni”.
Articolo a cura di ANDREA VALIANTE, alumno del Camplus Pietralata di Roma.